Serie C

Il Trento ci prova con il «Patto Trentino»

Ha preso il via ufficialmente ieri sera dall’Itas Forum il nuovo progetto «Patto Trentino», fortemente voluto dall’A.C. Trento 1921 e rivolto a tutte le società del territorio provinciale. Si tratta di un'iniziativa che mira a rafforzare il legame tra il club gialloblù e il territorio, con l'obiettivo di promuovere lo sviluppo del calcio giovanile e, al tempo stesso, favorire la crescita dell'intero movimento calcistico. Alla serata di presentazione hanno preso parte i rappresentanti delle istituzioni provinciali, comunali, del mondo sportivo locale e di molte società calcistiche del territorio.
Durante la stagione verranno organizzati dunque allenamenti congiunti tra le società aderenti al progetto e le diverse categorie del settore giovanile dell’A.C. Trento. Inoltre, saranno previsti corsi di formazione durante i quali i tecnici gialloblù metteranno a disposizione le proprie competenze.

«Le competenze acquisite dal Trento in questi anni di professionismo, saranno utili a tutte le associazioni sportive del territorio – dichiara la presidente del Coni Trento, Paola Mora –. Dopo la firma della collaborazione con il Trento Calcio Femminile, questo nuovo accordo rivolto all’intera provincia è certamente positivo per tutto lo sport». In rappresentanza del movimento calcistico è intervenuto il presidente del Comitato autonomo della Figc trentina, Stefano Grassi: «in provincia ci sono 20.000 tesserati. Mi piace pensare che il Trento sia al vertice di una piramide che però si basa sulle società del territorio. Questo progetto rappresenta al meglio il percorso portato avanti in questi anni dal presidente Giacca che ha sempre sottolineato l’importanza di tutte le nostre squadre».

Intervenendo alla serata di presentazione, alla quale hanno partecipato anche diversi giocatori della prima squadra e allenatori del settore giovanile, il presidente dell’A.C. Trento 1921, Mauro Giacca ha dichiarato: «Ho sempre creduto nell’importanza di un progetto simile. Poter fare qualcosa per i miei colleghi presidenti trentini è assolutamente un onore. Abbiamo l’obiettivo di riuscire a valorizzare tutti i giovani che crescono nelle nostre valli, consentendo loro di diventare calciatori professionisti. Questo progetto testimonia la voglia di investire e di fare bene in tutti i settori: dalla prima squadra, al settore giovanile, senza dimenticare il sociale».
Il direttore operativo dell’A.C. Trento 1921, Luca Piazzi ha invece dichiarato: «Crediamo molto in questa nuova proposta. Siamo assolutamente convinti che il rapporto con il territorio debba essere la base del nostro futuro. L’obiettivo principale che ci poniamo è quello di far crescere ulteriormente il movimento calcistico locale attraverso una serie di iniziative mirate. Alla vigilia del quarto anno consecutivo tra i professionisti, ritenevamo fosse il caso di diventare, ancora di più, la società della comunità. Partiremo quanto prima con diverse iniziative in collaborazione con le realtà territoriali con l’obiettivo principale di migliorare il nostro brand e aumentare la nostra fanbase».
«Negli scorsi giorni abbiamo dato il via alle prime attività: la scorsa settimana si è infatti svolta una seduta durante la quale i ragazzi del Trento si sono allenati assieme ai propri coetanei di un’altra realtà. – spiega il Responsabile del Patto Trentino, Fulvio Bertolini – Il fatto che il manto erboso del Briamasco sia diventato sintetico, ci permetterà di ospitare lì le diverse squadre che parteciperanno».
A spiegare concretamente le molte opportunità è stato il Tecnico della Trento Academy, Christian Schönsberg: «Questo progetto si basa su alcuni pilastri: in primis la formazione. Verranno infatti organizzati alcuni corsi rivolti a tecnici, dirigenti e genitori nel corso dei quali il Trento metterà a disposizione le proprie competenze. Ma vi saranno anche delle esperienze legate allo stadio che permetteranno ai giovani calciatori trentini di vivere il giorno gara e conoscere la nostra realtà. In cantiere ci sono anche dei test-match e dei tornei rivolti ai giovani trentini. Vogliamo infine creare una rete che abbia come obiettivo quello di aiutarsi a vicenda, condividendo metodologie, software e competenze».

Fotografie di Carmelo Ossana

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